mercoledì 2 maggio 2012
William Smith e i fossili, incipit della Rivoluzione industriale.
Spesso non si fa quel che piace, il lavoro non soddisfa le proprie attitudini e le aspirazioni personali spesso distraggono dal dovere.
William Smith, ingegnere idraulico impegnato nella costruzione di canali, si fece distrarre dalle sue passioni e per questo venne licenziato, fece uscire pazza sua moglie e fu processato.
Risultato?!
La sua passione,i fossili, lo condussero a scoprire le stratificazioni avvenute in epoche diverse, confermando la teoria della terra in continua trasformazione. Inoltre riuscì a mappare la presenza di minerali a partire dallo studio di piccole parti di terreno prelevate nei luoghi in cui lavorò e produsse la prima carta geologica a grande scala.
Grazie alle sue scoperte vennero individuate con facilità le più grandi miniere di carbone inglesi, vero e proprio "motore" per la rivoluzione industriale di fine '700.
Ha una morale questa storia?
Forse, quel che è certo è che la passione, l'amore, la curiosità da sempre sono il motore di ogni scoperta, di ogni nuova rivoluzione in ambito tecnologico.
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